A inizio agosto, il family office svizzero-canadese Pamoja Capital è entrato come nuovo socio di minoranza, con il 38,9%, in Wilier Triestina, azienda veneta di biciclette fondata nel 1906, che ha fornito mezzi a campioni come Fiorenzo Magni, Marco Pantani e Alessandro Ballan. La proprietà resta nelle mani della famiglia Gastaldello, che detiene il 60 per cento.
Il riassetto con Pamoja, diversamente da altre operazioni condotte nel mercato italiano delle due ruote, che hanno visto coinvolte storiche realtà come Pinarello e Colnago, non è coinciso con una vendita, ma con un aumento di capitale da circa 10 milioni di euro. Risorse che serviranno a supportare l’espansione internazionale, in particolare in Gran Bretagna, Nord America e Germania, e per scommettere anche a livello settoriale, aumentando il peso di mountain bike, gravel, abbigliamento e soprattutto e-bike.
Ora, secondo quanto ricostruito da Radiocor e confermato dal gruppo triestino, l’obiettivo di medio termine è la creazione di un polo internazionale del ciclismo di alta gamma, accompagnata dall’ipotesi di una possibile quotazione in Borsa. Intanto, la società si prepara a chiudere il 2020 con numeri in crescita a livello di margini e di fatturato, dopo che il 2019 aveva visto un fatturato di 45,1 milioni di euro (+4% sul 2018) con un ebitda del 7 per cento.