White scalda i motori per il prossimo anno. Il salone della moda contemporary, con il patrocinio del Comune di Milano, si prepara a ritornare sulle scene dal 24 al 27 febbraio 2022 ancora all’interno del Tortona Fashion District. Il salone animerà, oltre alle tradizionali location del Superstudio Più e dell’Ex Ansaldo, due destinazioni inedite, il Mudec e il Padiglione Visconti, per una superficie totale di 18mila metri quadrati. Un processo di espansione che vede crescere il numero di espositori e di buyer internazionali, e interpretare il cambiamento attraverso un linguaggio sempre più multichannel e integrato.
Rinnovata nei contenuti e nell’immagine, realizzata grazie anche al supporto di Maeci e Ice Agenzia e alla partnership con Confartigianato Imprese, per il prossimo appuntamento la manifestazione conterà per la prima volta sulla sinergia con Cnmi (Camera Nazionale della Moda Italiana) e Csm (Camera Showroom Milano), nell’obiettivo comune di potenziare il numero di compratori internazionali su Milano.
“Il contesto è quello della ripartenza che, grazie al supporto del Sistema Paese ma soprattutto al coraggio e alla tenacia delle imprese, vediamo sempre più profilarsi in concretezza”, dichiara Carlo Ferro, presidente di Ice Agenzia. “E questo vale anche per la moda. Dopo un 2020 che l’ha fortemente penalizzata, vediamo, nei primi nove mesi del 2021, un deciso miglioramento sull’anno precedente e piccoli segnali che avvicinano le performance delle esportazioni di settore ai livelli pre-pandemia del 2019”.
Il prossimo appuntamento si pone come il naturale prosieguo dell’edizione tenutasi lo scorso settembre, sotto il claim ‘Sign of The Times’, pensata come un trait-d’union tra aziende, buyer e showroom e promotrice del cambiamento e della ripresa.
“Dopo il lavoro svolto a settembre 2021 – commenta Massimiliamo Bizzi, presidente e fondatore del tradeshow – che ha messo in luce la qualità e il valore sinergico del salone, in un momento così difficile e di ripartenza, White ha saputo prendere parte al cambiamento ed espandersi con l’aumento dello spazio espositivo attraverso i due nuovi hub del Mudec e del Padiglione Visconti. Di fondamentale importanza anche il lavoro congiunto con Cnmi e Csm che porterà nei giorni della settimana della moda milanese un incoming di 1.200 buyer stranieri. Un grande esempio di quanto sia importante fare sistema, in periodo post pandemico in cui l’Italia, con Milano al centro, ha dimostrato di essere catalizzatore di una rinascita del mercato internazionale”.