La prossima edizione di White – Sign of the times potrà contare su una superficie espositiva ancora più amplia. L’edizione in calendario dal 22 al 25 settembre sarà distribuita in 7 location nel Tortona Fashion District, includendo anche incursioni dal mondo dell’arte. Una campagna cgi dal titolo ‘An eye on the future’ realizzata da un team di tre giovani creativi: Nicolò Di Leo Lanza, Tommaso Bruti Liberati e Roberto Bernasconi sotto il nome di Green Light Project, unisce l’arte digitale al tema della sostenibilità e del valore assoluto della bellezza degli animali.
“‘An eye on the future’ – spiega una nota – rappresenta il fil rouge che ispira e alimenta tutta la visione creativa di White, rivolta all’approfondimento delle tematiche legate all’innovazione e alla transizione ecologica e digitale del settore moda. Una selezione di brand internazionali dal design innovativo e un’estetica antagonista e d’avanguardia, caratterizzata da uno spessore creativo in grado di attrarre e portare valore aggiunto al mercato internazionale”. Tra questi spicca Balossa, marchio della designer lituana Indra Kaffemanaite che ha realizzato i campionari di alcuni tra i più grandi nomi della moda come Maurizio Pecoraro e Giambattista Valli. Presente inoltre Sofie d’Hoore, brand di Bruxelles attivo dal 1992, la designer tedesca Susanne Bommer e Art259design, progetto sperimentale che incontra arte, design e ricerca di materiali, guidato da un approccio sartoriale e grande cura del dettaglio. In scena anche le realtà di ricerca dedicate all’alta profumeria 19-69, Wiener Blut, Moth and Rabbit, Son Venin, Mutis Nueva Granada.
Il Padiglione Visconti ospiterà la seconda edizione del format di Wsm – White Sustainable Milano: il progetto fashion-tech di sostenibilità, innovazione tecnologica e digitale della filiera creativa e produttiva, con un nuovo focus sulle ultime strategie rivolte alla digitalizzazione del retail nel settore moda. Un progetto sviluppato in sinergia con C.L.A.S.S. di Giusy Bettoni, l’eco-hub che rivolge la sua attenzione ai protagonisti del backstage della moda. Il Circular Stage, all’interno del quale prende forma il palinsesto di talk e workshop, è il teatro di roundtable e momenti di formazione e informazione, realizzati in partnership con Wired. Il percorso narrativo di Wsm quest’anno è ancora più specifico nella sua struttura: diviso in aree che vanno dal fashion, all’approfondimento sulla creatività di designer internazionali fino alla filiera produttiva legata ai materiali, alle tecnologie relative alla produzione e customizzazione zero waste, alle stampe e alle tinture sempre meno impattanti sull’ambiente, in una versione immersiva ed esperienziale volta a un migliore coinvolgimento dei player del settore e del pubblico finale.