L’inizio dei lavori per la costruzione di Westfield Milano, a Segrate, è previsto per la fine del 2018, con l’apertura nella seconda metà del 2021. Se da una parte ci sono due anni di ritardo rispetto alle ipotesi iniziali, che volevano il nuovo shopping center già attivo nel 2019, dall’altra cresce l’attesa per quella che promette di essere la principale destinazione italiana per il retail e il tempo libero.
Westfield Milano, infatti, dovrebbe creare 44mila nuovi posti di lavoro e generare, in un anno, 1,3 miliardi di euro di vendite al dettaglio. Inditex e Galeries Lafayette si sono già accaparrati degli spazi, pronti a beneficiare di un bacino d’utenza di 6,9 milioni di abitanti. Westfield Milano è una joint venture tra il gruppo australiano Westfield Corp, cui fa capo il 75% dello sviluppo, e Stilo Immobiliare Finanziaria, che opera attraverso Arcus Real Estate. “La joint venture – ha raccontato John Burton, head of development di Westfield Europe – sta investendo 1,4 miliardi di euro per lo sviluppo di Westfield Milano. Per le sole infrastrutture di collegamento sono stati stanziati circa 200 milioni. Abbiamo scelto Milano perché è stata tra le città italiane più resilienti alla crisi economica e perché, ad oggi, il rapporto tra il suo Pil e quello della Penisola è in linea con il rapporto che c’è tra il Pil di Londra e il resto del Regno Unito”. Ed è proprio sul successo del modello londinese che si tarano le ambizioni di Westfield Milano, anche in termini di valorizzazione delle aree limitrofe (a partire dalla zona di Segrate). Replicare quello che accade con Westfield London e Westfield Stratford City vuol dire guardare a due big del retail che generano vendite per oltre 2,1 miliardi di sterline (2,3 miliardi di euro) e hanno incrementato le presenze grazie all’offerta di intrattenimento. I due centri oggi sembrano risentire meno, a confronto delle vie dello shopping della capitale inglese, della crisi che ha già costretto insegne come M&S e House of Fraser ad attuare piani di chiusura da centinaia di unità. “Manteniamo un dialogo costante con i retailer che occupano le superfici maggiori– ha spiegato Emma Hindes, general manager di Westfield London –. La food court, l’offerta intrattenimento, ma anche il nuovo piano dedicato al lusso sono leve importanti per la crescita di presenze in tutto il centro”. Westfield London ha inaugurato una nuova area di 68mila metri quandrati, portando la sua superficie totale a quota 240mila metri quadrati, guadagnandosi il titolo di centro commerciale più grande d’Europa. Sempre a proposito di primati, a fine 2017, il gruppo franco-olandese di investimenti immobiliari Unibail-Rodamco ha rilevato Westfield, dando vita al più grande operatore di centri commerciali al mondo.
di Giulia Sciola