Il lanificio Vitale Barberis Canonico ha visto salire il proprio fatturato a 163 milioni di euro nel 2017 (rispetto ai 152 milioni del 2016, +7,2%).
A spingere soprattutto i mercati asiatici, più propensi ad acquistare tessuti di alta e altissima gamma. Primo mercato la Cina, con il 19,7% del giro d’affari, seguita dall’Italia col 17,46%. Il Giappone ha generato il 9,64% e gli Usa il 4,37% del fatturato.
Il lanificio guidato dall’AD Alessandro Barberis Canonico, che quest’anno ha aperto uno showroom milanese di via Fatebenefratelli 16, ha da poco inaugurato a Milano, in via Solferino 23, la Fabric Academy. Un nuovo spazio, aperto solo su appuntamento e rivolto a designer, sarti e professionisti dell’abbigliamento, che promuoverà sessioni di formazione sul tessuto ed eventi. Il centro sarà anche un luogo per presentare le nuove collezioni del lanificio e ospitare trunk-show di sarti italiani e internazionali, e consentirà per la prima volta agli avventori di acquistare i tessuti della collezione Vitale Barberis Canonico.
In cantiere per il marchio biellese anche un co-branding con il marchio russo di abbigliamento maschile di lusso Henderson, con il quale sarà lanciata, a Mosca, una capsule in edizione limitata di blazer che utilizzeranno il tessuto della linea «Supersonic»; e ancora una collaborazione con Brooks Brothers con il quale verrà lanciato un tessuto esclusivo per il brand.
Vitale Barberis Canonico impiega 461 addetti in 2 stabilimenti nel biellese (tra i quali quello storico situato proprio a Pratrivero), ha 45 agenti nel mondo e, nel 2017, ha prodotto oltre 10 milioni di metri di tessuto.