Vf Corporation ha chiuso a marzo il fiscal year 2021 con ottimismo e alza la guidance. Il gruppo che controlla Vans, The North Face, Dickies, Timberland e Supreme ha archiviato l’anno a 9,2 miliardi di dollari (circa 7,6 miliardi di euro), in calo del 12%, con un utile di 407,8 milioni di dollari (-40 per cento).
L’azienda ha rivisto al rialzo le previsioni per il 2022: è prevista infatti una crescita del 28%, che equivalente a un fatturato di circa 11,8 miliardi di dollari, di cui circa 600 milioni di dollari provenienti da Supreme. Inoltre, è attesa anche una crescita dell’utile per azione, dagli 0,91 dollari attuali ai 3,05 dollari (di cui 0,25 dollari contributo di Supreme).
Durante l’anno, i ricavi sui mercati internazionali sono calati del 7%, ma la Cina continentale ha registrato invece un aumento dei ricavi del 24 per cento. Per quanto riguarda i canali, invece, le vendite direct-to-consumer sono arretrate del 5%, mentre quelle digitali hanno fatto un balzo del 67 per cento.
Con riferimento alle categorie merceologiche, l’Active è risultato il più penalizzato (-15%, con un analogo calo per Vans), seguito dall’Outdoor (-11%, con un -9% per The North Face). Il segmento Work, invece, è aumentato del 7 per cento.
Il quarto trimestre si è chiuso con con vendite pari a 2,6 miliardi di dollari, in aumento del 23% e un utile di 89,5 milioni rispetto alla perdita di 483,8 milioni.
“Non potrei essere più soddisfatto di come la nostra organizzazione ha superato l’anno fiscale 2021”, ha commentato Steve Rendle, presidente e CEO del gruppo. “Abbiamo intrapreso azioni importanti per proteggere i lavoratori e la società, pur mantenendo gli investimenti per guidare la nostra trasformazione e accelerare la crescita organica. Allo stesso tempo, abbiamo avviato azioni coraggiose e lungimiranti per innescare un’ulteriore crescita e creazione di valore. Di conseguenza, stiamo uscendo da quest’anno in una posizione di forza con un’ampio spinta in tutto il portfolio”.