Ermanno Scervino ha chiuso il 2005 con un fatturato di 51 milioni di euro, che per l'esercizio corrente si prevede raggiungeranno invece un risultato compreso tra i 60 e i 70 milioni di euro. Allo sviluppo progressivo di fatturati e collezioni sta facendo seguito il riassetto aziendale per ottimizzare le unità produttive e le risorse amministrative, queste ultime storicamente sotto la guida di Toni Scervino, agevolando così ulteriormente sviluppo e consolidamento dell'impresa. “Credo che la dimensione raggiunta dall'uomo sia oggi tale da meritare di salire in passerella, spiega Ermanno Scervino. La collezione ha conquistato il suo spazio e il suo mercato: a partire dalle camicie, che sono diventate un segmento molto importante, per arrivare al denim, che ho sempre voluto trattare con uno spirito couture, fino agli accessori. Considerando globalmente il lavoro fatto, quello che siamo riusciti a realizzare fino a ora mi sembra già tantissimo, ma l'intenzione è di perseguire una crescita continua e la possibilità di lavorare ora tutti insieme, riunendo le risorse dell'azienda, è un punto di arrivo eccezionale per muoverci verso lo sviluppo futuro”.
Una rincorsa presa per preparare il balzo verso la piazza statunitense, che l'azienda intende aggiungere alla mappa dei mercati esteri al momento capitananti da Giappone e Russia. E intanto cresce il progetto distributivo, rappresentato da circa 500 store multibrand a livello mondiale, tre showroom a Milano, Tokyo e New York, e 22 tra shop in shop e boutique monomarca, che hanno raggiunto nel 2005 un incremento del 40% sul fatturato retail del 2004 e alle quali nel corso del 2006 si aggiungeranno gli indirizzi di Venezia e Parigi.
Estratto da Modaonline.it del 6/07/06 a cura di Pambianconews