Arriva l’offerta ultimatum di Marzotto per la maison Valentino. Ma non è l’unico pretendente: il marchio romano controllato da Hdp è nel mirino di Lawrence Stroll e Silas Chou. Si tratta di coloro che hanno rilanciato il marchio Tommy Hilfiger, la nota catena americana di abbigliamento casual, oltre che proprietari della Asprey & Garrard, due dei marchi di gioielli più prestigiosi d’Inghilterra. Non solo. Nelle settimane scorse si è fatto avanti il gruppo francese Frey. Il destino di Valentino è appeso al prezzo offerto dagli
interessati.
In questi giorni Marzotto ha deciso di tornare alla carica, anche se l’offerta, lira più lira meno, non è molto diversa dalla precedente.
Quello che è cambiato sono, però, le condizioni. Due in particolare. Innanzitutto il peggioramento della crisi del mercato del lusso dopo gli eventi dell’11 settembre, che ha ridimensionato il valore della maison romana. Senza contare il pressing continuo su Romiti junior da parte dei soci del patto di sindacato guidato dalla Fiat per la cessione in tempi stretti, anzi strettissimi, del portafoglio fashion del gruppo.
Risale, infatti, allo scorso 15 dicembre la proroga di sei mesi del termine per la disdetta anticipata del patto di sindacato.
Finora, però, domanda e offerta non si sono mai incontrate e questi giorni rischiano di diventare cruciali per il destino della moda. Romiti e il consiglio di Hdp dovranno decidere se accettare l’ultimatum di Marzotto oppure di vagliare altre offerte, come quella di Stroll e Chou, che già in passato hanno dimostrato la loro aggressività.
sintesi dell'articolo di Roberta Amoruso e Marigia Mangano a cura di Pambianconews