“Stella McCartney continui a fare le sue borse di plastica e ci lasci in pace. Sono anni che subiamo i suoi attacchi. Ora basta”. Non le manda a dire Fulvia Bacchi, direttrice di Unic-Unione nazionale industria conciaria, che con queste parole reagisce alle dichiarazioni rilasciate dalla stilista brit durante il Cop26, secondo cui “pelle e pellicce andrebbero vietate per legge nella moda”.
In un’intervista pubblicata su La Repubblica, Bacchi risponde con fermezza e, punto per punto, alle dichiarazioni rilasciate a Glasgow dalla designer e attivista inglese che spinge su una filiera fashion sostenibile, vegan e circolare, e prospetta la possibilità di un settore moda che faccia a meno di pellami e pellicce; prontamente la direttrice di Unic ha voluto replicare a nome di un intero comparto, composto da 1.175 aziende e 18mila addetti per 4 miliardi di fatturato l’anno.
“Pensare di abbandonare la pelle nelle concerie è un’utopia – ha sottolineato Bacchi -. Se tutti diventeremo vegetariani e il pianeta si trasformerà in una foresta, allora se ne potrebbe anche parlare. Ma finché ci sarà l’industria della carne, allora si dovrà recuperare la pelle. Anche questa è economia circolare”.
Una riconversione del settore che fa a meno dell’uso di pelle e pellami non sembra essere né realistica né concepibile per l’executive. “Si parla tanto di materiali ricavati dall’ananas, dai cactus, dai funghi – aggiunge – per carità, sono sperimentazioni interessanti e hanno la ragione di esistere. Ma non possono essere spacciati come alternativa alla pelle, perché non garantiscono le stesse prestazioni”.
Sulla possibilità di trovare un equilibrio tra il mondo della concia e i materiali green, la Bacchi resta cauta e non si sbilancia. “Molti di questi materiali – conclude – possono essere rifiniti in conceria, quindi si può ipotizzare una commistione. Hermès ha lanciato recentemente una borsa fatta con materiale che deriva dai funghi e che è stata rifinita in conceria. Ma parliamo di rifinitura. Altra cosa è il processo produttivo conciario, fatto di operazioni chimiche e fisiche su vari stadi”.