Il brand fast fashion Missguided, uno dei principali attori del sistema moda britannico nato nel 2009, rischia di raggiungere il punto di rottura. Secondo la Bbc il retailer, che conta circa 330 dipendenti, ha chiesto a Teneo Financial Advisory di vendere i suoi beni e la sua attività. La colpa sembra essere ricaduta su una catena di approvvigionamento troppo cara, l’aumento dell’inflazione e una sfiducia dei consumatori nei confronti del fast fashion.
A fine aprile Nitin Passi, CEO del brand dalla sua fondazione, si è dimesso dalla carica e solo 15 giorni dopo il fornitore Jsk ha presentato un’istanza di liquidazione. E non è l’unico. Secondo un altro articolo della Bbc la scorsa settimana tre fornitori di Missguided hanno annunciato di essere a rischio fallimento a causa di pagamenti arretrati.
Missguided continuerà comunque ad operare mentre cerca nuovi acquirenti, uno dei quali si vocifera possa essere il rivale Boohoo, che possiede tra i numerosi marchi PrettyLittleThing, NastyGal e MissPap, concorrenti diretti dell’azienda in liquidazione.