Thom Browne fa da sé. Il brand americano controllato dal gruppo Zegna ha comunicato che dal primo luglio si occuperà internamente delle collezioni di occhiali, finora realizzate in licenza con Dita Eyewear. Così facendo il marchio gestisce direttamente tutte le categorie merceologiche dato che anche le fragranze e il childrenswear non si avvalgono di licenziatari.
La sezione eyewear sarà affidata a un nuovo team di circa 10 persone basate nella città svizzera di Stabio che supervisionerà la supply chain. Attualmente le montature della label sono presenti in circa mille punti vendita e ottici nel mondo, numero che resterà pressoché immutato, puntando prevalentemente a solidificare i rapporti con gli attuali clienti aggiungendone pochi di fascia alta.
“Riteniamo che la categoria eyewear rappresenti una grande opportunità nel lungo termine, continueremo a impegnarci su design unici e qualità eccellente espandendo allo stesso tempo il range di prodotti e mantenendo il nostro posizionamento selettivo”, ha dichiarato il CEO del brand Rodrigo Bazan, come riportato da Wwd. “Il settore dell’occhialeria si è evoluto, molti dei grandi gruppi hanno creato una divisione ad hoc per questa categoria. Crediamo che con una visione moderna su prodotto, distribuzione wholesale, direct-to-consumer e marketing avremo la migliore opportunità per consolidare e aumentare un business multimilionario integrato di successo”, ha aggiunto il manager.
La nuova riorganizzazione punterà alla distribuzione direct-to-consumer, in crescita costante, che include 91 punti vendita fisici ed e-commerce diretto, oltre che attraverso e-tailer come Farfetch e Tmall. Il fatturato 2021 di Thom Browne è stato di 264 milioni nel 2021, in aumento del 47% rispetto al precedente esercizio. Durante il Capital Markets Day del gruppo Zegna di martedì scorso Bazan ha affermato che il fatturato potrebbe raddoppiare in 4-5 anni, il network dei negozi tra unità in franchising e shop-in-shop dovrebbe raggiungere le 150 unità in cinque anni. Il primo trimestre 2022 si è concluso con vendite pari a 98,1 milioni di euro (+22,3% sul 2021).