The Language Grid, un metodo e una piattaforma tecnologica al servizio di professionisti e imprese che operano quotidianamente in “business english”. Creata a Milano nel 2010 da Zoe Flaherty, la società di didattica della lingua inglese “su misura” per il business si pone come partner dei propri clienti per aiutarli a vincere le grandi sfide del futuro. Il metodo innovativo integra i classici corsi con docente con una nuova piattaforma digitale per poter assistere sempre e ovunque, in modo immediato e funzionale, le aziende e i liberi professionisti nei loro rapporti di lavoro quotidiani, ottimizzandone tempi e risultati.
Il metodo The Language Grid si concentra sul raggiungimento degli obiettivi aziendali e professionali, assicurando il ritorno dell’investimento. Il successo è garantito al 100% perché si analizzano i bisogni con un approccio interdisciplinare, adottando applicazioni creative e interattive dell’inglese per orientare le comunicazioni business ad uno stile più dinamico e incisivo.
Grazie alla flessibilità del metodo che alterna le classiche lezioni ad una tecnologia di ultima generazione, The Language Grid offre un aiuto completo e concreto nel facilitare e finalizzare le collaborazioni transnazionali. Forte di un team di esperti madrelingua e formati in tecniche di coaching, la società offre ai suoi utenti le competenze indispensabili per affrontare con disinvoltura le attività imprenditoriali in lingua inglese.
Consulenza, innovazione, formazione e professionalità sono gli asset del metodo The Language Grid, che solo dopo un’attenta valutazione strategica di sfide e obiettivi, fornisce una sua strategia di insegnamento e apprendimento mirata al loro raggiungimento e superamento.
“Ci sono due tipi di corsi di inglese: quelli che insegnano inglese e quelli che ti fanno imparare l’inglese. TLG è una delle pochissime aziende che offre corsi del secondo tipo”, dichiara Flahery. “Cosa c’è dietro al successo della nostra offerta? La flessibilità intrinseca nel nostro metodo che assicura un impegno costante da parte degli studenti, eliminando di fatto i maggiori ostacoli al conseguimento di risultati come la noia e la distrazione. Ecco in cosa troppo spesso si riduce l’esperienza con le app di lingue”.