Il Gruppo Benetton ha chiuso l’esercizio 2011 in lieve flessione a seguito dell’elevata inflazione nei costi delle materie prime e di una congiuntura economica particolarmente negativa nei Paesi dell’area mediterranea, di grande importanza per il gruppo. Se il calo è stato contenuto in Europa (-3,7% i ricavi netti), sui mercati extra europei si è addirittura registrata una crescita del 10%.
L’Ebitda si attesta a 256 milioni di euro, pari al 12,6% dei ricavi (311 milioni di euro nel 2010, 15,2% dei ricavi). Questo risultato è il frutto da un lato della continua azione di contenimento e controllo delle spese generali ed amministrative, che si riducono di quasi 11 milioni di euro (581 milioni di euro nel 2010 rispetto a 570 milioni nel 2011), e dall’altro del forte aumento nel costo delle materie prime. Queste ultime in particolare hanno determinato una forte erosione nel margine lordo industriale passato dal 46,2% nel 2010 al 43,4% nel 2011. L’utile netto dell’esercizio si attesta a 73 milioni di euro, rispetto ai 102 milioni del 2010.
Gli investimenti complessivi netti sono stati pari a 102 milioni di euro (122 milioni nel 2010) e, come in passato, sono stati concentrati sullo sviluppo della rete commerciale, attraverso il rinnovo di alcuni flagship, oltre a nuove aperture nei mercati emergenti.