Con l’incontro che si è tenuto questa mattina a Roma, negli uffici del Ministero dello Sviluppo economico, si sono aperti ufficialmente i lavori del Tavolo della moda sotto il nuovo governo. All’appuntamento si sono presentate tutte le principali associazioni confindustriali legate al macro settore della moda e dell’accessorio, tra cui Confindustria Moda, Assocalzaturifici, Sistema moda Italia, Camera nazionale della moda Italiana e Altaroma. Per la prima volta, da quando è stato istituito il Tavolo nel 2016, all’incontro, oltre al sottosegretario del Mise con delega all’internazionalizzazione, Michele Geraci, e al ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio che ha portato i suoi saluti all’inizio della riunione, è stato coinvolto anche un dicastero esterno, e più precisamente il ministro del Mibac (Beni e attività culturali) Alberto Bonisoli, direttore accademico della scuola di moda e design Naba, e che si era già schierato in prima linea in occasione dell’inaugurazione dell’ultima edizione di Pitti uomo.
“Siamo lieti di poter dare continuità al percorso già avviato negli scorsi anni con le istituzioni e concorrere insieme al raggiungimento degli obiettivi di crescita del settore moda”, ha dichiarato Claudio Marenzi, presidente di Confindustria Moda. “La collaborazione positiva con i ministri dell’Economia e della Cultura conferma il ruolo fondamentale di Confindustria Moda nel dibattito economico-culturale del Paese”.
Al primo incontro di oggi, di natura fondamentalmente esplorativa dopo una lunga pausa (il Tavolo della moda non si riuniva dallo scorso marzo), dovrebbero susseguirsi appuntamenti a cadenza mensile, come auspicato da tempo dalle sigle confindustriali della moda, nel corso dei quali dovrebbe essere presenti oltre a Michele Geraci, anche il ministro Bonisoli. Tra le questioni aperte c’è anche quella legata all’internazionalizzazione e ai fondi destinati al Piano straordinario per il Made in Italy, inaugurato sotto Calenda, che dovrebbe proseguire.