Tapestry, il gruppo americano che controlla i marchi Coach, Kate Spade e Stuart Weitzman, ha registrato nei primi tre mesi del 2019 (periodo chiuso il 29 settembre scorso) un fatturato pari a 1,38 miliardi di dollari (1,21 miliardi di euro), in crescita del 7% sugli 1,29 miliardi dello stesso periodo del 2018. L’utile lordo si è attestato a 935 milioni di dollari, mentre il reddito operativo è ammontato a 158 milioni. L’utile netto trimestrale è stato di 122 milioni, con un utile per azione 0,42 dollari, rispetto alla perdita di 17,7 milioni di dollari del primo trimestre 2018.
Per quanto riguarda i singoli marchi, Coach si è dimostrato il top seller con una crescita dei ricavi del 4% a 961 milioni, soprattutto grazie al potenziamento del canale e-commerce; Kate Spade ha visto un incremento del 21% a 325 milioni, mentre Stuart Weitzman ha subìto una flessione dell’1% a 95 milioni di dollari.
“A un anno di distanza dalla conversione del brand Coach nella nuova identità aziendale denominata Tapestry – ha dichiarato in un nota il CEO Victor Luis – i risultati continuano a riflettere i vantaggi del nostro modello multimarca. La performance del primo trimestre è stata in linea con le nostre aspettative in quanto abbiamo conseguito forti aumenti delle vendite e del reddito operativo, mentre i guadagni per azione sono stati ulteriormente rafforzati da un’aliquota fiscale favorevole”.
Tapestry prevede per l’intero esercizio 2019 una crescita ‘mid-single-digit’ rispetto al 2018 per circa 6,1-6,2 miliardi di dollari (circa 5,4 miliardi di euro).