Tapestry corre in un terzo trimestre oltre le attese. Il gruppo americano a cui fanno capo i marchi Coach, Stuart Weitzman e Kate Spade, e che la scorsa estate ha acquisito Capri Holdings, ha chiuso il quarter terminato il 30 dicembre con ricavi per 2,1 miliardi di dollari (circa 1,95 miliardi di euro), in crescita del 3% anno su anno. Riguardo alla redditività, l’utile netto è ammontato a 322,3 milioni o 1,39 dollari per azione, leggermente al di sotto dei 329,9 milioni totalizzati nel precedente secondo trimestre.
A trainare la performance trimestrale sono stati soprattutto i mercati internazionali (+12%), spiega la società, con particolare slancio da parte della Greater China (+19 per cento).
Nella giornata di ieri, in seguito alla pubblicazione dei risultati, le azioni di Tapestry sono salite di circa 6,5 punti percentuali superando, ricorda Reuters, il balzo in avanti di agosto, risultato dell’acquisto del player Capri. Anche questa mattina il titolo segna un +6,5% alla Borsa di New York.
“I risultati del nostro secondo trimestre hanno superato le aspettative – ha commentato l’amministratrice delegata Joanne Crevoiserat -. È importante sottolineare che abbiamo registrato ricavi e utili per azione record, portando avanti al contempo la nostra agenda strategica. Sulla base di questi risultati, stiamo alzando le nostre previsioni sull’Eps per l’anno fiscale”.
Anche quest’ultima indicazione, infatti, ha contribuito a infondere un boost alle quotazioni del player a stelle e strisce. La nuova guidance per il 2024 prevede ora ricavi annuali per circa 6,7 miliardi di dollari, in aumento dell’1% sull’ultimo esercizio, interessi passivi netti di circa 20 milioni di dollari, un’aliquota fiscale di circa il 20% e un utile per azione tra 4,20 e 4,25 dollari (+8-9% rispetto all’anno precedente).