Profitti e dividendi inferiori alle stime per il 2023 di Swatch Group, il cui titolo riflette la pressione del mercato, evidenziando un -2,5% alla Borsa di Zurigo. Nei dodici mesi, il colosso dell’orologeria ha registrato un fatturato netto di oltre 7,88 miliardi di franchi (circa 8,3 miliardi di euro) in aumento del 5,2% (+12,6% a cambi costanti). Nel solo Q4, al netto delle fluttuazioni valutarie, le vendite hanno evidenziato un +8 per cento. L’utile netto del player guidato da Nick Hayek, controllante tra gli altri dei marchi Swatch, Omega, Longines, Tissot e Harry Winston, si è attestato a 890 milioni di franchi, un +8,1% rispetto agli 823 milioni dell’anno precedente. L’utile operativo 2023, pari a 1,19 milioni di franchi, è sotto le stime per 1,32 miliardi fissate dal consensus Lseg Data.
Luca Solca, analista di Bernstein, ha spiegato come Swatch sia stato vittima della “moderazione della domanda dei consumatori” che ha colpito i “second level brands”. Vi è inoltre un rallentamento della crescita organica di Swatch tra primo e secondo semestre. Per un confronto, nel primo semestre dell’anno il giro d’affari segnava un +11,3% a cambi correnti, mentre i profitti netti balzavano del 55,6 per cento.
“Nonostante un effetto valutario estremamente negativo – spiega Swatch Group – il segmento ‘Orologi & Gioielli’ (produzione compresa) ha conseguito un forte margine operativo invariato del 17,2 per cento”.
A livello geografico, precisa la società di Bienne in merito ai dodici mesi, “in Asia hanno registrato tassi di crescita a due cifre Hong Kong, Macao, Thailandia, India, Giappone e Cina. L’Europa ha segnato una crescita di fatturato a una cifra, mentre in Svizzera le vendite sono esplose con una crescita superiore al 30%. In Nord America è proseguito il forte trend di crescita e i marchi Omega, Tissot e Swatch hanno conseguito valori record”. Nel corso dell’anno è rimasta “molto elevata” la domanda di MoonSwatch, la collezione di Omega e Swatch. In tutto il mondo le cifre di vendita hanno raggiunto nuovi massimi. “Anche la nuova collaborazione lanciata a settembre tra Blancpain e Swatch con la collezione Scuba Fifty Fathoms – aggiunge Swatch Group – ha riscosso un enorme successo in tutto il mondo. Blancpain ha quindi registrato un forte aumento del numero di visitatori nei suoi negozi e al momento non è in grado di soddisfare l’elevata domanda di modelli Fifty Fathoms originali”.
La quota di fatturato del settore retail sul totale del segmento è cresciuta a quasi il 45 per cento. Il turnover medio per negozio è risultato superiore del 20% rispetto al valore dell’esercizio precedente. Swatch ha registrato una progressione record, superiore al 60%, seguita da Longines, Tissot e Harry Winston con elevati tassi di incremento double digit.
Quanto infine all’outlook, Swatch Group vede ottime opportunità di ulteriore espansione, in valute locali, per l’anno in corso. Il marchio di gioielleria Harry Winston supererà il miliardo di fatturato nel 2024. Lo sviluppo dei marchi Swatch e Tissot, ma anche di Longines, proseguirà nel segmento di prezzo medio-basso. America e Giappone continuano ad offrire importanti opportunità di business, mentre in Cina Swatch Group “trarrà beneficio dalla domanda aggiuntiva nel segmento di prezzo medio-basso con i suoi marchi forti”. Lo sviluppo della situazione valutaria continuerà ad influenzare i risultati, a fronte della forte base industriale del gruppo in Svizzera.
All’assemblea generale annuale dell’8 maggio 2024, il cda proporrà un dividendo maggiorato dell’8,3%, lontano dal +19% atteso dal mercato.