Swatch Group conferma le stime di una crescita a doppia cifra delle vendite (in valuta locale) per il 2022 “nonostante tutti i problemi che ci sono nel mondo”, ha dichiarato Nick Hayek, numero uno del colosso svizzero dell’orologeria. Swatch Group ha del resto una strategia chiara: “Nessun debito, molta liquidità, produzione in Svizzera, presenza in tutti i segmenti e alto stock”, ha spiegato Hayek, spiegando come questo sistema rappresenti “un grande vantaggio” alla luce della congiuntura economica globale.
Le dichiarazioni sono state raccolte da Reuters a margine della conference call di commento ai dati 2021, già diffusi, in forma preliminare, lo scorso gennaio. Swatch Group ha archiviato l’anno al 31 dicembre scorso con un fatturato netto di 7,31 miliardi di franchi svizzeri, a +30,7% rispetto all’esercizio precedente (+29,6% a cambi costanti). Nel 2019, quindi in fase pre-Covid, il giro d’affari di Swatch Group era pari a 8,243 miliardi di franchi. Nel 2021, il player di Bienne ha riportato un profitto di 774 milioni di franchi, contro il rosso di 53 milioni dell’esercizio precedente.
Hayek ha evidenziato come il gruppo abbia superato le esportazioni complessive di orologi svizzeri (indicatore della della performance di settore) nei primi due mesi del 2022 e “sembra che il trend proseguirà allo stesso modo”. Stando alle dichiarazioni dell’amministratore delegato della società, la Russia non costituisce per il gruppo una fonte di approvvigionamento e genera circa l’1% delle vendite. Non dovrebbero dunque registrarsi impatti significativi sulle forniture di materie prime connessi alla crisi Ucraina.