La ripresa del mercato asiatico traina i conti di Swatch Group che, nel 2017, ha registrato vendite in crescita del 5,8% a 7,96 miliardi di franchi svizzeri (6,8 miliardi di euro), mentre l’utile netto è balzato del 27,3% a 755 milioni di franchi, con un margine netto del 9,5 per cento. L’utile operativo ha superato la soglia di 1 miliardo di franchi, in aumento del 24,5 per cento. Il colosso svizzero dell’orologeria ha battuto le stime del mercato, ferme a vendite per 7,83 miliardi e utili operativi pari a 990 milioni. Nel periodo i ricavi del segmento Watches & Jewelry hanno segnato una progressione del 7,3 per cento. A livello dei singoli marchi, spiega la nota ufficiale, si evdenziano la “straordinaria performance di Harry Winston e una forte accelerazione di Omega nella seconda parte dell’anno”. L’azienda ha spiegato come il segno più abbia caratterizzato tutte le aree geografiche, su tutte l’Asia-Pacifico.
“I watchmakers svizzeri – evidenzia Reuters – stanno riemergendo da una fase di forte calo, sostenuti da una ripresa della domanda del loro principale gruppo di clienti, gli shopper cinesi. Ma gli executives interpellati a una fiera di settore di questo mese (il riferimento è al Sihh di Ginevra, ndr) rivelano come i livelli di inventario presso i rivenditori multibrand restino ancora molto alti”.
Per il 2018, il gruppo guidato da Nick Hayek si attende “un’ulteriore crescita molto positiva in valute locali”, non solo tramite i propri canali di vendita (retail ed e-commerce), ma anche mediante rivenditori terzi. A metà mattinata, il titolo di The Swatch Group guadagnava oltre il 3% alla Borsa di Zurigo.