Si chiuderà con risultati sopra le aspettative il 2012 di Sportswear Company, l’azienda fondata 30 anni fa da Carlo Rivetti a cui fa capo il brand Stone Island. “Chiuderemo l’anno in crescita del 16% – afferma Rivetti – a 59 milioni di euro, consolidando un trend che ha visto incrementare il nostro ordinato del 76% negli ultimi tre anni. E gli ordini per la prossima P/E, in aumento del 15,4% con un +10,2% in Italia e 18,2% nei mercati esteri,confermano che la tendenza proseguirà”.
Un dato importante e in controtendenza rispetto agli altri player è che Stone Island cresce soprattutto nel mercato domestico (+10%) e in Europa. Dopo l’Italia, che vale il 41% del giro d’affari e scenderà al 37% nel 2013, i mercati principali sono UK, Germania, dove ha anche aperto una filiale, e Olanda. “L’export nel 2012 è cresciuto del 18% – prosegue Rivetti – ma noi l’internazionalizzazione la facciamo in Europa, dove vedo ancora grandi potenzialità. Mercati come la Cina e gli Usa sono per noi marginali, preferiamo concentrarci su quelli vicini, più facilmente controllabili e in cui siamo già noti”. A fine anno il brand aprirà un monomarca a Cannes e nel 2013 a Firenze, portando a 13 i flagship nel mondo.
Tra i segmenti di prodotto, sono in rialzo tutte le categorie. “Stone Island è nato negli anni ’80 dei “paninari”, ma siamo riusciti a rinfrescare il target dei consumatori e oggi anche le nuove generazioni ci apprezzano. Sono stato felice, girando l’Italia per presentare il libro del nostro 30° anniversario, di incontrare padri con il loro primo giaccone Stone Island e figli con le nuove collezioni. Vuol dire che i nostri prodotti sono un po’ dei compagni di vita”.