Standard Ethics ha annunciato il lancio dello SE European Fashion&Luxury Index. La pubblicazione dell’Indice è prevista per il primo semestre del 2023, con revisioni ogni sei mesi, a fine marzo e a fine settembre. “I settori della moda e del lusso – riporta la nota dell’agenzia di rating indipendente sulla sostenibilità – rappresentano un patrimonio -anche culturale- per tutta l’Unione Europea e danno un importante contributo all’economia. La sostenibilità è diventata una priorità per molti e la pressione per allinearsi alle indicazioni internazionali stabilite dalle organizzazioni sovranazionali (UE, ONU e OCSE) ha accelerato il posizionamento dei marchi e dei gruppi della moda più all’avanguardia”.
Lo SE European Fashion&Luxury Index si propone di fornire una panoramica circa il livello di sostenibilità all’interno del settore e di valutare i progressi compiuti. L’analisi consentirà alle imprese di confrontare le loro attuali strategie in materia di sostenibilità con quelle degli altri operatori del settore, e di considerare i modi per migliorare il proprio approccio ESG ed allinearsi alle linee guida internazionali.
Sono 24 le aziende di moda quotate in Borsa, su cui si concentra l’attenzione di Standard Ethics: tra queste ci sono le italiane Brunello Cucinelli, Zegna, Moncler, Prada, Ferragamo, Tod’s e Geox. Quanto ai nomi internazionali, troviamo, tra gli altri, Kering, Lvmh, Adidas, Burberry, Richemont, H&M, Hermès, Inditex e Swatch Group.
Da questa lista, spiega sempre Standard Ethics, verranno selezionati i futuri 20 componenti dell’Indice, identificati principalmente in base alle dimensioni economiche. Oltre a queste ultime, gli analisti prenderanno in considerazione l’approccio complessivo alla sostenibilità (sia sui prodotti e sia verso la catena di fornitura), nonché aree quali la governance della sostenibilità (compresa la qualità di codici etici), la gestione e il controllo del rischio ESG.