Il guru della finanza George Soros ha deciso di scommettere sull'e-commerce. La Soros Private Equity Partners ha investito altri 2 milioni di dollari, dagli attuali 53 milioni, nella Internet company Bluefly, tra i leader delle vendite di capi griffati a prezzi scontati sul web. Blufly, società newyorkese quotata al Nasdaq, è invece un outlet store virtuale che per primo nell'era di Internet ha deciso di specializzarsi nelle vendite di capi di abbigliamento e accessori firmati (tra i marchi del made in Italy anche Armani, Diesel, Dolce & Gabbana, Fendi, Gucci, Prada e Zegna) a prezzi scontati.
In base a quanto riportato in questi giorni dal quotidiano la Repubblica, ai primordi del commercio elettronico si era stimato per gli Usa un valore delle transazioni business to business pari a 1.300 miliardi di dollari per il 2003. Il valore a oggi, superando le più rosee previsioni, ammonta a 2.400 miliardi. Due anni fa, inoltre, la Brookings Institutions aveva stimato risparmi (in termini di produttività ed efficienza) per 250 miliardi di dollari nel 2005: le ultime valutazioni parlano di un valore quasi raddoppiato, attorno ai 450 miliardi di dollari.
Quanto al business to consumer (la parte meno preponderante del commercio online), i valori attuali (95 miliardi di dollari) sono inferiori alle stime del '99 (108 miliardi nel 2003) effettuate dalla Forrester Research, ma più soddisfacenti del previsto, dal momento che allora non erano prevedibili eventi quali il terrorismo, la Sars o la guerra in Iraq.
Quanto alla situazione europea, si può dire che il fenomeno abbia seguito un andamento uguale, anche se presenta dimensioni decisamente inferiori.
Estratto da Fashionmagazine.it del 23/07/03 a cura di Pambianconews