La Cina traina il Q3 di Smcp. Il gruppo a cui fanno capo, tra gli altri, Sandro, Maje, Claudie Pierlot, ha infatti archiviato il periodo registrando ricavi in calo del 9,5% su base reported (-10,6% su base organica), sul quale hanno sì pesato i cali in Francia (-8,3% su base organica), Europa (-20,6%) e America (-32,22%), ma su cui ha anche inciso, in maniera positiva, la ripresa dell’Apac, in cui le vendite sono cresciute del 13,8 per cento. Bene, in particolare, il territorio della Cina continentale che ha messo a segno un +29,6% sospinto sia dal canale offline sia da quello online, come si legge nella nota del gruppo. Crescite “forti” si sono registrate anche in Corea del Sud e Taiwan, mentre in Hong Kong, Macao e Singapore le condizioni di mercato sono migliorate ma rimangono sfidanti.
Per quanto riguarda i singoli brand, Sandro ha registrato una flessione dell’11,8% su base organica, Maje del 7,7% mentre gli altri brand hanno incassato un -15,4 per cento.
“La nostra performance nel terzo trimestre è stata molto incoraggiante”, ha commentato il CEO Daniel Lalonde. “Sono particolarmente soddisfatto della Cina continentale, che è senza dubbio un fattore chiave per la nostra crescita futura. Tuttavia, poiché la ‘visibilità’ rimane limitata a causa dell’intensificarsi della pandemia Covid-19 in tutto il mondo, restiamo cauti sui prossimi trimestri”.
Smcp ha inoltre comunicato la nuova strategia del gruppo. Questa prevede, tra le altre cose, la riduzione del tasso di apertura di nuovi store, i quali saranno 30/50 all’anno tra il 2021 e il 2025 (ultimamente erano stati circa 80, come riporta Reuters), così da favorire la crescita delle vendite like-for-like. Metà dei nuovi opening, tra l’altro, sarà in Cina. Entro il 2025, non a caso, l’Apac dovrà contribuire per il 50% della crescita del gruppo.
Il gruppo, inoltre, punta a incrementare le proprie vendite digitali, le quali dovrebbero arrivare a contare per il 25% del totale nel 2025.