Secondo trimestre in flessione per Skechers. Il player americano ha infatti archiviato il periodo registrando vendite in flessione del 42% a quota 729,5 milioni di dollari (circa 629,5 milioni di euro). Sul risultato ha pesato la riduzione dei ricavi sia nei mercati internazionali (-37,8%), anche se qui la riduzione è stata in parte compensata dalla crescita della Cina (+11,5%), sia nel mercato domestico (-47,3 per cento). Durante il periodo, che ha risentito del lockdown imposto dalla pandemia di Covid-19, il canale direct to consumer del brand ha registrato una contrazione del 47,1%, la quale però include il boom dell’e-commerce che ha registrato una crescita del 428,2 per cento. La perdita è stata pari a 68,1 milioni di dollari, contro l’utile di 75,2 milioni dell’anno precedente.
Considerando i sei mesi, i ricavi sono risultati in riduzione del 22,2% a 1,97 miliardi di dollari, mentre la perdita è stata di 19 milioni, contro l’utile di 183,9 milioni del 2019.
“L’impatto del Covid-19 sul business di Skechers è stato significativo nel secondo trimestre in quanto molti business al di fuori dell’Asia hanno chiuso quasi tutte le attività commerciali “, ha dichiarato il COO David Weinberg. “Tuttavia, rimaniamo ottimisti sui primi segni di ripresa a cui abbiamo assistito durante il trimestre, incluso un ritorno alla crescita in Cina, un miglioramento ogni mese in alcuni mercati al di fuori della Cina e il record di crescita di oltre il 400 percento nella nostra attività di e-commerce”.