A pochi giorni dalla chiusura di Pitti Uomo, come di consueto Firenze diventa la capitale del kidswear. Da oggi e fino a venerdì 20 gennaio 2023 alla Fortezza da Basso si svolgerà la 96esima edizione di Pitti Bimbo. Il percorso espositivo si amplia coinvolgendo nuovi padiglioni e nuove sezioni che, oltre alle proposte moda, includono il family lifestyle, il design per la cameretta, giochi, prodotti beauty ed editoriali, come una sorta di department store. I brand che partecipano a questa edizione sono 230, il 70% circa proveniente dall’estero. Tutte le label sono anche presenti nella piattaforma digitale Pitti Connect.
Come per la manifestazione dedicata al menswear, il tema del salone è ‘Pittiway’, risultato del lavoro congiunto di creativi e artisti coordinati dal creative director Angelo Figus. Il video della campagna, ideato dal regista Leonardo Corallini e interpretato dai piccoli Nina, Oceano e Sergio, esprime al meglio il Dna artistico.
All’interno della Fortezza da Basso due macro aree raccontano i diversi stili e le variegate risposte alle molteplici esigenze del guardaroba dei piccoli: 100% Bambino e The Kid’s Lab! Il primo pensato per contenere il guardaroba kids che integra tendenze provenienti dalla moda degli adulti e grandi classici. Sono presenti grandi griffe e i marchi storici tra cui Antony Morato, Bikkembergs, Crocs, Dolce & Gabbana, Falcotto, Herno, Izipizi, John Richmond, MC2 Saint Barth, Naturino, Rossignol e Sarabanda. The Kids’Lab è invece una vetrina creativa incentrata prevalentemente sulle avanguardie italiane e internazionali come C’era Una Volta, Collégien, Grech & Co e Mr. Tiggle.
La 96esima edizione di Pitti Bimbo vedrà il rientro di uno dei maggiori player del kidswear italiano. A due anni dall’ultimo fashion show Monnalisa sarà nuovamente presente alla manifestazione e sfilerà all’interno della Fortezza da Basso oggi pomeriggio. Ritorna al salone con la nuova collezione anche Nanan che lancerà in anteprima la linea di mobili Black Edition, che comprende la prima cameretta laccata nera made in Italy. Si conferma centrale il focus sulla sostenibilità. Tra i trend emergenti torna lo street style, mentre il progetto di Apartment si presenta in una veste sempre più contemporanea. Presenti nuovi Editorials e tante proposte Pop Up. Come di consueto il Governo italiano e Ice, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, promuovono il ruolo di Firenze nella strategia di internazionalizzazione della moda italiana attraverso il sostegno ai saloni di Pitti Immagine.
Per quanto concerne l’andamento economico del kidswear italiano, una nota redatta dal centro studi di Confindustria Moda per Smi evidenzia che dopo un 2020 profondamente segnato dall’emergenza pandemica, il 2021 per il comparto della moda junior (0-14 anni) aveva evidenziato un recupero a doppia cifra, pari al +15,5 per cento. Secondo le stime preliminari si appresta a chiudere il 2022 nuovamente in frenata. Più in particolare, per il turnover settoriale si prospetta una flessione del 3,8%, che lo riporterebbe sui 2,9 miliardi di euro.
Guardando alle performance oltreconfine per il childrenswear si stima una flessione media annua delle vendite estere corrispondente all’8,8%; il valore delle esportazioni di comparto dovrebbe, quindi, scendere sui 1.190 milioni di euro, concorrendo al 40,6% del turnover settoriale. Contrariamente, con riferimento all’import, si prevede una variazione positiva nella misura del +20%, per un valore complessivo di quasi 2,4 miliardi. La dinamica prevista per i flussi commerciali in entrata e in uscita dall’Italia determinerebbe un aggravamento del deficit commerciale di comparto, che si avvicinerebbe a -1,2 miliardi di euro.
I consumi nazionali archivieranno il 2022 con una crescita del 4,0% sul 2021. Il gap rispetto al consuntivo di mercato 2019 si attesterebbe sul -2,4 per cento. Relativamente ai mercati esteri, è possibile circoscrivere l’analisi al solo abbigliamento per neonati (per il quale si possono isolare le voci doganali di pertinenza e, quindi, i flussi commerciali con l’estero per Nazione). Secondo quanto rilevato da ISTAT, con riferimento ai primi 9 mesi 2022, l’export di moda bébé, che nel medesimo periodo del 2021 aveva registrato una crescita del 23,1%, ha accusato una perdita del 8,8%, portandosi a 121,9 milioni di euro.