La battaglia tra il management di Lanvin e i dipendenti dell’azienda, a seguito dell’uscita del direttore creativo Alber Elbaz, finisce al Tribunale di Parigi. La griffe, infatti, ha avviato una controversia legale contro i dipendenti, colpevoli, secondo il management, di aver utilizzato e-mail aziendali riguardanti l’estromissione del designer. A margine del procedimento, si legge su Wwd, gli avvocati della griffe avrebbero puntato il dito anche contro lo stilista: secondo i legali della maison, infatti, Elbaz avrebbe pianificato operazioni finanziarie su titoli riferibili al gruppo, con eccessiva autonomia rispetto alla proprietà del brand (la cui maggioranza fa capo al magnate cinese Shaw-Lan Wang).
La battaglia ha messo in luce anche gli alti e bassi finanziari di Lanvin. Quest’anno, la società registrerà la prima perdita dal 2007, a seguito di una situazione finanziaria che si è fatta via via più difficile: i registri pubblici hanno confermato che i profitti dell’azienda sono stati di 11,9 milioni di euro nel 2012, per poi abbassarsi a 2,9 milioni di euro lo scorso anno.
La Corte di Parigi si pronuncerà in merito alla questione il 16 dicembre. Comunque vada, per Elbaz si parla di una buonuscita tra i 20 e i 40 milioni di euro. Tuttavia, i legali della società hanno spiegato, sempre a Wwd, che lo stilista ha già ricevuto quanto dovuto e che queste cifre “non sono credibili”.