Un posizionamento consolidato nel target delle giovanissime, un nuovo brand easy-to-wear e un piano di espansione che guarda anche ai mercati globali. È questo l’attuale bilancio del gruppo Osit, che ha debuttato nel 2019 con Fuoriuso dopo l’esperienza di oltre venticinque anni con Subdued. Enrico Maria Sconciaforni, presidente e co-founder del gruppo, ha raccontato a Pambianconews i traguardi finora tagliati e i prossimi obiettivi da raggiungere, dal potenziamento del fronte digitale, cresciuto del 10% nel 2020, ai numeri del 2021, il cui fatturato atteso indica quota 90 milioni di euro, fino alla crescente internazionalizzazione e al rafforzamento della rete retail.
Il Gruppo Osit è fortemente orientato verso un target giovane grazie a Subdued. Come è avvenuta la crescita di questo brand e di conseguenza del gruppo?
Il gruppo ha fatto il suo ingresso nel mercato nel 1995, fondato da me e Alessandro Orsini (amministratore delegato) ed è presto riuscito a conquistarsi un posto da leader nell’abbigliamento per le giovanissime grazie a una proposta distintiva che è diventata la sua formula vincente. Forti dell’esperienza con il brand Absolute, fondato nel 1992 e diventato una case history di successo, abbiamo consolidato la nostra presenza in questo segmento di mercato interpretando i gusti e le esigenze di intere generazioni di ragazze. Tre gli asset fondamentali che hanno permesso la crescita del business: un marchio riconoscibile e dal posizionamento forte, con un perfetto equilibrio qualità prezzo, l’attenzione verso il consumatore, costantemente al centro grazie a un attento servizio di customer care e a un team di ‘cool hunter’ che opera a livello internazionale. Infine, una piattaforma e-commerce efficiente che dal 2018 affiancata la rete retail.
Come si rapporta Subdued, se lo fa, con il nuovo brand Fuoriuso?
Sono due marchi completamente indipendenti. Fuoriuso è il nostro progetto più recente, lanciato sul mercato nel 2019 come un brand easy-to-wear per uomo e donna, dallo stile minimal e contemporaneo e un concept molto riconoscibile, mentre Subdued si rivolge a un target di ragazze tra i 12 e i 18 anni molto più definito. Fuoriuso è presente sul mercato con un e-shop e due flagship store a Milano e Forte dei Marmi, definiti ‘apartment’ e in cui tutto è in vendita: moda, oggetti d’arte, arredamento vintage e musica.
Qual è invece la distribuzione di Subdued?
Il brand ha da sempre una fitta rete di store monocarca in Italia e sta consolidando e ampliando la sua presenza internazionale. Recentemente, infatti, è stato inaugurato il terzo store di Parigi, nel Marais, il secondo store nel quartere di Mitte a Berlino e due nuovi opening a Londra, a King’s Cross e Covent Garden. Il 2022 sarà un anno di espansione per la rete retail di entrambi i brand.
Come ha attraversato Subdued questo anno e mezzo di pandemia?
Devo dire che siamo stati molto bravi nell’adattarci al nuovo contesto e i risultati lo hanno confermato. Investire nell’e-commerce ci ha permesso di superare positivamente la chiusura dei negozi fisici dovuta al lockdown, cavalcando la spinta fisiologica globale sul web registrata nell’ultimo anno. Il nostro canale online è cresciuto del 10% nel 2020, rispetto al +3% del 2019 e l’incremento annuo promette di aumentare ulteriormente.
Progetti per il post-Covid e il prossimo futuro?
Come dicevo, grazie al suo potenziamento, il canale online nel 2021 dovrebbe raggiungere una crescita del 13-14%. Le previsioni per il fatturato del 2021 si attestano a 90 milioni di euro, il cui 44% del peso è rappresentato dal mercato estero e il 14% dall’e-commerce. Un ebitda pari al 20% e circa 3 milioni di capi venduti. E poi proseguire il processo di internazionalizzazione, che dal 2013, con l’apertura del primo store a Berlino, non si è più fermato ed è arrivato a contare 130 punti vendita in tutta Europa. Per Subdued è previsto un piano di espansione che prevede il presidio di città in cui il brand ancora non è presente: in Europa interesserà Svizzera, Francia, Germania, Austria e Inghilterra. Per Fuoriuso, all’orizzonte c’è l’apertura del primo store monomarca a Parigi. Ma non solo, in Italia aprirà la seconda insegna milanese in Corso Vercelli, che affiancherà l’indirizzo di via Borgogna, e uno store a Roma in una location prestigiosa e strategica, in Via del Corso 66, nei pressi del nuovo Bulgari Hotel. Infine il nostro gruppo punta ora a espandersi a livello globale, in particolare in Asia e Usa: stiamo valutando di aprire a nuovi investitori che ci affianchino come soci, favorendo l’ingresso e il posizionamento del gruppo su nuovi mercati esteri per poter continuare a crescere.