Save The Duck, brand italiano di piumini 100% animal free, ha ottenuto la certificazione B Corp, prima azienda fashion italiana a ottenere il riconoscimento. Al brand, che ha reso la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente e degli animali il proprio core business, è stato assegnato un punteggio pari a 95 dall’ente no-profit statunitense B Lab, dopo una lunga fase di esaminazione.
L’iter per ottenere la certificazione prevede, infatti, che vengano passate in rassegna cinque macro aree, tra cui governance, risorse umane, comunità, ambiente e clienti e che l’azienda, per ciascuna di esse, fornisca documentazioni che attestino quanto dichiarato rispondendo a un questionario di 231 domande. Al termine della prova, per essere riconosciuta come B Corp, l’azienda deve ottenere un punteggio superiore a 80.
“Essere una benefit corporation (B Corp) – si legge in una nota rilasciata dall’azienda – significa dare lo stesso peso agli obiettivi economico-finanziari e agli obiettivi di impatto sociale e ambientale”. In tutto il mondo, le aziende insignite di tale certificazione sono 2.600, di cui 500 solo in Europa.
Un numero (ancora) esiguo, destinato a crescere grazie al cambio di paradigma che sta rivoluzionando il modello di business tradizionale imperniato unicamente sul profitto, e che sta mobilitando i big della moda ad assumere misure sempre più ‘green’, come dimostra la recente firma del Fashion Pact del G7.
“Siamo estremamente felici e orgogliosi di avere ottenuto la certificazione B Corp con un punteggio così alto”, ha commentato Nicolas Bargi, fondatore e amministratore delegato del marchio. “Fin dall’inizio, ci siamo distinti per la nostra attenzione all’ambiente e alla società. Questa certificazione rappresenta uno stimolo ulteriore per continuare a crescere e migliorare sempre di più”.
Save The Duck, che ha chiuso il 2018 registrando ricavi per 33,5 milioni di euro, ha annunciato di voler raggiungere i 40 milioni nel 2019 grazie al retail e all’online.