“Dopo le grandi fiere internazionali del mobile di inizio anno possiamo affermare che, nonostante un quadro generale ancora problematico, la Nicoletti ha registrato un forte apprezzamento dell´offerta riuscendo a mantenere i tradizionali livelli di clientela e, in alcuni casi, affacciandosi su nuovi mercati che incominciano a guardare con attenzione al salotto di qualità italiano, penso alla Russia ma in generale ai mercato dell´Est Europa”. L'amministratore delegato dell'azienda, Eustachio Nicoletti, non nasconde che le difficoltà del comparto nel suo complesso non sono affatto superate ma sottolinea anche i segnali positivi che vengono dagli ultimi appuntamenti fieristici a cominciare da Milano ed High Point.
In questi ultimi anni la Nicoletti ha avviato processo di ristrutturazione che ha saputo avviare una produzione all'estero che costituisce un supporto decisivo alla tenuta internazionale del gruppo che ” manterrà sempre il suo cuore e la sua testa a Matera”.
“In questa logica l'apertura di nuovi impianti, come il prossimo a Shangai che dovrà far fronte agli ordinativi acquisiti nelle ultime fiere, precisa ancora Eustachio Nicoletti, rientra nell´ambito di una strategia che punta al consolidamento di un modello di azienda multinazionale e multibusiness, con il potenziamento degli stabilimenti all´estero per mantenere da un lato la competitività sulla grande distribuzione e dall´altro la specializzazione della sede centrale “. “Ovviamente, spiega ancora l'amministratore delegato del gruppo, si tratta di una strada tutta in salita ma che già in occasione delle ultime fiere ha dato i primi segnali con incoraggianti ordinativi per la linea Suite Evolution. Nell'ambito della valorizzazione della produzione made in Italy si inserisce anche lo sviluppo del progetto di negozi monomarca in Italia ed entro luglio saranno inaugurati tre nuovi punti vendita a Torino, Varese e Bari che vanno ad affiancarsi a quelli presenti nel capoluogo pugliese, a Milano, Bergamo, Matera e ai due punti vendita a Roma”.
Estratto da La Repubblica del 12/05/06 a cura di Pambianconews