Il colosso svizzero dell’orologeria di lusso Richemont ha chiuso i primi 6 mesi dell’anno con un fatturato di 4,2 miliardi di euro in crescita del 29% rispetto ai 3,2 miliardi dello stesso periodo del 2010. L’incremento dei ricavi riflette, in particolare, la buona performance delle vendite della rete retail del Gruppo, sostenute da una domanda molto forte nella regione Asia-Pacifico (+48%) e America (+23%). L’utile operativo è perfino salito del 41% a 1,07 miliardi, mentre il risultato netto si è attestato a 709 milioni, il 10% in più rispetto ad un anno prima.
“L’ottimo andamento delle vendite dei primi sei mesi dell’anno è proseguito anche nel mese di ottobre che hanno segnato un +28% rispetto a quelle di ottobre 2010, con buon ritmo in entrambi i canali di vendita al dettaglio e all’ingrosso”, ha dichiarato Johann Rupert, presidente e CEO del gruppo ginevrino.
Per Rupert, la situazione congiunturale di crisi sul settore dei beni di lusso in generale rappresenterà una sfida per il secondo semestre, anche se per l’intero esercizio il gruppo stima una crescita dell’utile operativo nettamente superiore a quello precedente.