La società Richemont sarà ricordata come pioniera nella lotta alla contraffazione via web. La griffe del lusso, infatti, ha vinto una causa presentata alla corte inglese che richiedeva ad alcuni ‘Internet service provider’ inglesi di bloccare gli accessi a specifici siti Internet rivenditori di falsi.
Nello specifico, i provider coinvolti (BT, BSkyB, Everything Everywhere, Talk Talk, Virgin Media) avranno l’obbligo di bloccare l’accesso ai siti che propongono falsi prodotti Cartier, Montblanc e Iwc.
I provider coinvolti hanno emesso un comunicato congiunto dichiarando, al momento, di non volersi pronunciare in merito, ma di prendere in considerazione la sentenza emessa dal giudice. Intanto, però, andando a visitare i siti interessati sembra non sia più possibile risalire ai brand di orologi e gioielli citati.
Questa sentenza segna un punto, e un precedente (è la prima in Europa), importante a favore del mondo del lusso internazionale. Che, adesso, potrà rivolgersi direttamente contro i provider dei servizi web, senza dover rincorrere i gestori o i proprietari di siti Internet spesso sconosciuti o localizzati in posti irraggiungibili.