Anche Rent the Runway si prepara al debutto in Borsa. L’Ipo era nell’aria già da giugno, quando l’azienda statunitense specializzata in fashion rental aveva lasciato trapelare di stare studiando la quotazione, ancora però in fase esplorativa.
La società ha depositato ieri la documentazione, in modalità confidenziale, all’autorità competente degli Usa, ma il numero di azioni in offerta e la valutazione per l’Ipo non sono stati ancora definiti. Fondata nel 2009 a New York da Jennifer Hyman e Jennifer Carter Fleiss, Rent the Runway può contare oggi su un network di oltre 750 brand e designer a disposizione, per il second hand, della propria community di utenti. Lo scorso anno aveva raccolto fondi con una valutazione di 750 milioni di dollari (circa 635 milioni di euro), al di sotto della precedente valutazione di 1 miliardo di dollari (0,85 miliardi di euro), secondo quanto riportato da Bloomberg. I suoi investitori includono Tcv, Bain Capital Ventures e Advance Venture Partners.
Non è noto il valore che potrebbe raggiungere ora in vista della quotazione in Borsa, ma la spinta acceleratrice conosciuta nel corso della pandemia dal comparto resale potrebbe giocare a favore dell’azienda. Non a caso diversi suoi competitor, da ThredUp a Poshmark, hanno recentemente fatto il loro ingresso sui listini azionari.
La crisi pandemica aveva pesato sulle performance dei cinque punti vendita fisici di Rent the Runway, che aveva preso la decisione di concentrare il proprio business solo sulla piattaforma digitale. L’amministratrice delegata Hyman ha recentemente dichiarato al New York Times che l’e-commerce sta vivendo un momento di ripresa, con un ritorno degli utenti e un aumento degli abbonati pari al 92% rispetto al maggio 2020.