Ralph Lauren chiude a +26% su base annua il secondo trimestre del suo anno fiscale, con ricavi a 1,5 miliardi di dollari (circa 1,3 miliardi di euro). Un risultato che ha superato anche le aspettative degli analisti, ferme a quota 1,46 miliardi di dollari. L’utile netto della fashion house si è assestato a 193,3 milioni di dollari (166,8 in euro), contro il precedente rosso di 39,1 milioni.
La maison newyorkese ha registrato una crescita double digit in tutti i mercati di riferimento, con risultati particolarmente brillanti in Europa e Nord America, soprattutto nel segmento wholesale. Il fronte asiatico ha assistito a un rafforzamento in Cina e Corea, le cui performance hanno compensato l’impatto della crisi pandemica in Giappone. In Cina Mainland le vendite del quarter sono salite del 25% rispetto al secondo trimestre del bilancio precedente e del 70% rispetto a due anni prima (a valuta costante).
Ancora in crescita nei tre mesi terminati lo scorso 25 settembre le vendite online, che hanno messo a segno un +45%, sostenuto dal +35% dell’e-commerce diretto.
“Abbiamo messo a segno un altro trimestre di forti progressi sul nostro piano fiscale 2022 – ha dichiarato Patrice Louvet, presidente e CEO – con risultati del secondo trimestre che superano le nostre aspettative in tutte le principali metriche finanziarie, operative e sul benessere dei consumatori”.
Il trend di recupero nelle vendite, però, non sembra sufficiente a tranquillizzare gli analisti, riporta Bloomberg, sulle capacità di recovery dell’azienda, ancora lenta nell’avvicinarsi ai livelli pre-Covid. Debole anche la tenuta del titolo: le azioni Ralph Lauren, già in calo da alcuni giorni, ieri sono scese di quasi il 10% sulla Borsa di New York. Come sottolineato da Neil Saunders, CEO di GlobalData, le vendite del gruppo sono aumentate ma “a fronte di un calo del 30% nell’anno precedente”. Inoltre, la cessione da parte della società del marchio Club Monaco all’inizio del 2021 e la scelta di ritirasi dal circuito di alcuni grandi magazzini e punti vendita ha contribuito all’erosione delle vendite.
“Ma anche se si considerano questi aspetti, Ralph Lauren continua a sottoperformare su base biennale”, ha proseguito Saunders. La società si mostra però ottimista sulla guidance dell’anno fiscale che chiude a metà 2022, pur nella consapevolezza delle incognite legate all’evoluzione della situazione sanitaria. Ralph Lauren ha rivisto al rialzo l’aumento dei ricavi a +34%-36% rispetto allo scorso anno, contro la precedente stima che rientrava nell’intervallo +25%-30 per cento. Nel terzo quarter le vendite dovrebbero aumentare del 14%-16% rispetto al periodo corrispondente di 12 mesi prima.