Intertextile Shanghai Apparel Fabrics festeggia il suo 25° anniversario di attività con un’affluenza in aumento del 15% rispetto all’edizione autunnale del 2018. A visitare la fiera tessile più grande al mondo, tappa obbligata per il mercato cinese, sono stati 89.662 tra buyer e operatori specializzati.
“Aziende e compratori – ha spiegato a Pambianco Magazine Olaf Schmidt, vice presidente delle fiere tessili dell’ente organizzatore Messe Frankfurt – vengono da 120 Paesi, in primis Cina, Corea, Giappone e India. Molti buyer cinesi, però, lavorano per piattaforme di sourcing internazionale, il che vuol dire che anche le realtà europee hanno questa fiera tra i loro punti di riferimento”. In 25 anni Intertextile è cresciuta in maniera esponenziale, passando dai 123 espositori della prima edizione, agli oltre 4.400 dell’appuntamento autunnale di quest’anno. Imprescindibile per le realtà che vogliano ampliare la loro quota di mercato nell’ex Celeste Impero, Intertextile è anche il luogo in cui le realtà asiatiche incontrano i partner per la distribuzione internazionale. “Negli ultimi dieci anni – ha continuato Schmidt – la qualità degli espositori cinesi si è molto alzata. Queste aziende tessili si allineano sempre di più agli standard di produzione globali, adottano iniziative di sostenibilità e cercano impianti di produzione anche fuori dalla Cina”.
Secondo i dati del China National Textile and Apparel Council, al Gigante Asiatico fa capo il 37,6% delle esportazioni tessili globali. “La Cina – ha commentato Wendy Wen, senior general manager di Messe Frankfurt HK – rappresenta un’area fondamentale della strategia globale degli espositori, sia per il grande potere d’acquisto interno sia perché gran parte della moda fa riferimento al settore manifatturiero avanzato di questo Paese”. La chiave del business in Cina è l’interazione faccia a faccia, specialmente nel settore tessile. “I 25 anni di esperienza – ha continuato la manager – hanno reso questa piattaforma affidabile, sia per gli espositori sia per gli acquirenti commerciali”.
L’appuntamento rappresenta un presidio ormai consolidato delle aziende tessili italiane sui mercati di Cina e Hong Kong che, nonostante le incertezze determinate dall’andamento dell’economia locale, insieme rappresentano tuttora il primo mercato di sbocco dei tessuti tricolore. Intertextile ha ospitato al suo interno l’edizione numero 16 di Milano Unica Shanghai. “L’edizione di settembre 2019 – ha concluso Donald Wich, AD di Messe Frankfurt Italia – ha registrato un incremento delle presenze italiane sia all’interno di Milano Unica sia fuori. Il mercato cinese vive una fase di maturazione. Nel tessile, La Cina esporta e importa molto. Proposte di qualità, sostenibili e funzionali, hanno grande margine di crescita”.