Trimestre d’oro anche per Tod’s i cui valori nel Q1 2022 “sono tornati a valori superiori a quelli pre-pandemia”, sottolinea il patron del gruppo, Diego Della Valle. Nei primi tre mesi del 2022, il fatturato consolidato del Gruppo Tod’s ammonta a 219,6 milioni, in crescita del 23% rispetto al primo trimestre 2021, guidati dal forte aumento della domanda da parte del mercato americano (+68% a 15,7 milioni di euro) A cambi costanti i ricavi sono pari a 214,4 milioni , in crescita del 20% rispetto al primo trimestre 2021. Nel primo trimestre 2019 i ricavi si attestavano a quota 216,4 milioni di euro. I risultati del Q1 2022 hanno superato le attese degli analisti che si aspettavano 212 milioni di euro di vendite, secondo un consensus di Equita citato da Reuters.
Performance particolarmente positiva da parte del marchio ammiraglio Tod’s che ha totalizzato vendite per 104,6 milioni di euro, in crescita del 36% a cambi correnti. Roger Vivier ha registrato un buon inizio di anno in tutte le aree geografiche, ma, data la forte esposizione al mercato cinese, ha subito un rallentamento della crescita nel mese di marzo (52 milioni di euro a +8%). In crescita anche Hogan e Fay che hanno registrato ricavi in aumento rispettivamente del 16% e 20% “anche grazie alla facile base di confronto, data la loro forte esposizione ai mercati italiano ed europeo, che nel 2021 avevano risentito di alcuni periodi di chiusura di negozi per il lockdown conseguente alla pandemia”, si legge nella nota.
Aumenti a doppia cifra in tutte le categorie di prodotto con la pelletteria che vola a +63 per cento. Sul fronte geografico, oltre alla performance del mercato americano che, tuttavia, rappresenta una quota limitata rispetto alle vendite totali, c’è da segnalare la crescita dell’Italia (+17%) e dell’Europa (+29%), grazie ai “solidi acquisti della clientela locale e al ritorno del turismo intra-europeo e americano”, spiega la nota. La Cina, d’altro canto, seppur ancora in territorio positivo (+9% a 68,5 milioni di euro), sconta “un sensibile rallentamento della crescita nella seconda metà di marzo, per le rigide restrizioni imposte dalle autorità per fronteggiare i nuovi casi Covid”, dopo un avvio d’anno positivo. Al momento, spiega il gruppo, circa il 30% dei negozi è chiuso e le consegne online sono state interrotte perché il suo hub di distribuzione si trova a Shanghai, dove da metà marzo sono in vigore pesanti restrizioni.
Nonostante la situazione critica in Cina, secondo quanto dichiarato dal direttore finanziario Emilio Macellari e riportato da Reuters, Tod’s “vede le aspettative degli analisti per le vendite e la redditività del 2022 come realizzabili nonostante un marcato rallentamento in Cina”. Il consenso degli analisti è per un fatturato 2022 di circa 970 milioni di euro e un margine ebit del 5 per cento. “Tutto sommato, il rallentamento in Cina è ovviamente visibile, ma non metterà a repentaglio le prestazioni dell’azienda per l’intero anno”, ha affermato Macellari agli analisti.