Continua la corsa verso il post-Covid di Pvh. Il gruppo newyorkese che controlla Calvin Klein e Tommy Hilfiger ha archiviato il secondo trimestre, terminato lo scorso 1°agosto, con una crescita del 46% rispetto al periodo corrispondente del 2020, registrando ricavi pari a 2,3 miliardi di dollari (circa 1,95 miliardi di euro).
Si consolida, dunque, il trend di ripresa emerso nel primo trimestre del fiscal year, con profitti generati delle vendite dirette in rialzo del 19% rispetto al secondo quarter dell’anno precedente.
Riguardo le performance dei singoli brand, Tommy Hilfiger ha visto aumentare le proprie vendite del 41,% a 1,13 miliardi di dollari (circa 0,96 miliardi di euro), contro gli 803 milioni (680 in euro) del medesimo periodo del 2020. Da segnalare, inoltre, un incremento del 40% nei ricavi di Tommy Hilfiger International e un rialzo del 45% nel fatturato del mercato nordamericano, entrambi su base annua.
Ancora superiore, la crescita annua di Calvin Klein, con ricavi che ammontano a 922 milioni di dollari (780 milioni di euro) contro i 590 milioni (circa 500 in euro) del secondo quarter 2020, in aumento del 56 per cento. Nel balzo in avanti rientra anche l’incremento del 47% nel business internazionale e un picco del 75% nella divisione nordamericana del marchio.
Più in generale, dal punto di vista delle vendite emergono poi i risultati della divisione wholesale, cresciuta del 77% nei tre mesi, soprattutto grazie al traino dell’Europa, e i dati relativi all’e-commerce, i cui ricavi complessivi sono cresciuti del 35%.
“Il Covid continuerà a porre degli ostacoli, sia dal punto di vista del mercato che delle vendite e della supply chain – ha dichiarato Stefan Larsson, amministratore delegato di Pvh, a Wwd – ma, anche con queste interruzioni, stiamo alzando la guidance. Il motivo per cui lo facciamo è che vediamo la forza nel business sottostante. Vediamo la forza di questo trimestre in cui abbiamo davvero guidato una ripresa accelerata. E quando guardiamo avanti, siamo fiduciosi nelle tendenze positive di fondo e siamo fiduciosi nella nostra capacità di continuare a perseguire in modo davvero disciplinato le nostre priorità di ripresa”.
Nonostante la cautela imposta dall’incertezza che avvolge il prossimo futuro, il gruppo rivede al rialzo l’outlook per l’anno fiscale in corso, aumentando la previsione degli utili per azione a 8,50 dollari (7,29 euro), contro i 6,5 (5,50 in euro) precedentemente stimati. I ricavi, inoltre, secondo le stime della società aumenteranno – su base annua – dell’11-13% nel terzo trimestre e del 26-28% nell’arco dell’intero 2021.