“In Cina stiamo assistendo a un graduale miglioramento del contesto di mercato e prevediamo di tornare a una crescita a doppia cifra già quest’anno”. Sono le dichiarazioni di Arne Freundt, CEO di Puma, che al quotidiano tedesco Euro am Sonntag ha spiegato come gruppo dovrebbe tornare a un incremento di fatturato anche negli Stati Uniti, nonostante un contesto di mercato ancora molto complesso, soprattutto nel settore dell’abbigliamento. “Negli Stati Uniti il contesto di mercato è molto difficile, ma siamo convinti che torneremo a crescere nel 2024”, ha affermato il CEO di Puma.
In occasione della diffusione dei risultati trimestrali, il brand aveva parlato di un rallentamento del mercato americano, piazza di rilievo per lo sportswear internazionale. Nel Q2, il gruppo di Herzogenaurach ha registrato vendite in aumento dell’11% a 2,12 miliardi di euro, portandosi oltre i 2,05 miliardi attesi dal consensus Refinitiv. Il dato riflette il +25% dell’area Emea, il +24,4% dell’Asia-Pacific e una flessione del 4,4% nelle Americhe. Maggiori complessità, invece, sul fronte della redditività: l’utile netto risulta infatti in calo del 16,2% a 172,3 milioni di euro. Nei primi sei mesi dell’anno, le vendite hanno segnato un +12,7% portandosi oltre i 4,3 miliardi di euro. Anche in questo caso, a trainare sono Asia-Pacific (+26%) e area Emea (+25,2%), mentre le Americhe confermano il segno meno (-2,7 per cento). Sul fronte dei profitti, la flessione semestrale è pari al 34,7% per 55 milioni.
Il player tedesco ha realizzato nel 2022 un fatturato di circa 8,5 miliardi di euro, in aumento del 24,4% rispetto all’anno precedente. Nel periodo in esame i mercati americano e asiatico hanno generato, rispettivamente, 3,7 e 1,7 miliardi di euro di fatturato.