“In un contesto volatile che ha avuto un impatto sull’intero settore, Puma ha realizzato una forte crescita e una redditività pienamente in linea con le previsioni. Senza la forte svalutazione del peso argentino, i nostri risultati sarebbero stati ancora migliori. Il 2023 è stato un anno importante per Puma poiché abbiamo anche iniziato a gettare le basi per una crescita futura, basata sul rafforzamento del nostro marchio e sul miglioramento della qualità della distribuzione”.
Il commento di Arne Freundt, CEO di Puma, inquadra un esercizio fiscale a due velocità per il gruppo dello sportswear, che nel 2023 ha registrato ricavi per 8,6 miliardi di euro (+6,6%), forte della buona performance di Asia Pacific (+13,6%) e area Emea (+13,4%), che hanno bilanciato la debolezza delle Americhe (-2,4 per cento). Nell’anno Puma ha visto utili in calo del 13,7% a 305 milioni di euro, mentre l’ebit si è attestato a 621,6 milioni di euro (-3 per cento).
Nel solo Q4 le vendite sono scese del 4% (-9,8% reported) a 1,98 miliardi, mentre gli utili si sono assottigliati da 1,4 milioni a 800mila di euro.
“In vista del 2024, riteniamo che il contesto di mercato rimanga difficile”, ha dichiarato Freundt in un comunicato. Secondo il gruppo di Herzogenaurach, le tensioni geopolitiche e l’inflazione continueranno a smorzare la fiducia dei consumatori. Puma si aspetta un primo semestre debole, in una congiuntura complessa per l’abbigliamento sportivo. Tuttavia le azioni del brand tedesco hanno segnato un andamento positivo negli scorsi giorni, grazie al mantenimento del dividendo e al rispetto degli obiettivi annuali fissati a gennaio.
La società ha infatti annunciato un dividendo di 82 centesimi per azione, lo stesso pagato un anno fa, e ha annunciato il lancio di una nuova campagna in aprile (“Lanceremo la nostra prima brand campaign in dieci anni per sottolineare il nostro posizionamento come il marchio sportivo più veloce al mondo e approfondire la nostra connessione emotiva con i nostri consumatori”, ha aggiunto l’amministratore delegato).
Per il 2024, Puma stima vendite in crescita mid-single-digit e un ebit compreso tra i 620 e i 700 milioni di euro, con l’utile netto in linea con il risultato operativo.
Puma è la terza azienda del settore a livello mondiale, dietro a Nike e alla rivale tedesca Adidas. Attualmente Puma impiega circa 18.600 persone in tutto il mondo.