I risultati preliminari 2021 di Puma inquadrano un anno record per il gruppo tedesco dello sportswear, la cui solidità non è stata al momento scalfita dalla disruption della catena di approvvigionamento. Puma ha archiviato il quarto trimestre d’esercizio con ricavi per 1,767 miliardi di euro, in aumento del 14%, e un ebit in miglioramento da 63 a 65 milioni. Nei 12 mesi il balzo del fatturato è stato del 32% oltre i 6,8 miliardi, con un risultato operativo più che raddoppiato da 209 a 557 milioni. “Sia il risultato di vendita che quello operativo (ebit) – si legge nella nota dell’azienda – sono i più alti che Puma abbia mai raggiunto nella sua storia”.
I risultati completi relativi al Q4 e al full year 2021 verrano pubblicati il prossimo 23 febbraio.
Secondo Ubs, i numeri di Puma “sono superiori alle attese nonostante i problemi legati alla supply chain”. In mattinata le azioni di Puma guadagnavano 2 punti percentuali alla Borsa di Francoforte.
“Le azioni Puma hanno sovraperformato quelle dei rivali Nike e Adidas nell’ultimo anno – spiega Bloomberg -. Il settore è alle prese con sfide legate alla catena di approvvigionamento, che hanno costretto i fornitori a fare in parte affidamento su costosi trasporti aerei piuttosto che su navi portacontainer. Le società sono anche alle prese con questioni politiche in Cina, dove molti consumatori hanno boicottato i marchi occidentali a favore delle aziende cinesi”.