Stefano Sassi, AD di Valentino, apre ufficialmente il suo piano di successione, lasciando intendere che, pur non essendo alle porte, il cambiamento potrebbe essere fisiologico dopo anni alla guida della maison romana. Le dichiarazioni del manager sono state raccolte dalla stampa italiana a margine l’incontro Moda & business del Corriere della sera, che è stato inoltre l’occasione per smentire le voci su una possibile cessione da parte della controllante Mayhoola for Investments.
“Quattordici anni di vita professionale con tre Valentino diverse hanno portato a un forte legame affettivo con l’azienda, e in questo momento sto cercando di essere l’architetto di una Valentino dei prossimi anni”, ha spiegato Sassi che, di recente, ha ampliato la sua squadra con le nomine di Marco Giacometti che, dalla metà di aprile, rivestirà il ruolo di chief commercial officer, e di Alessio Vannetti, nuovo chief brand officer. “È solo creando le migliori condizioni organizzative – ha continuato Sassi – che succedono presupposti importanti, come quelli che in passato ci hanno portato a crescere anche del 45% in un anno”.
Il primo segnale di cambiamento interno alla maison è stata l’uscita, lo scorso dicembre, del managing director Sebastian Suhl, quando si diffusero anche le voci di un prossimo addio di Sassi.
Valentino ha chiuso il 2018 con ricavi intorno a 1,2 miliardi di euro. La griffe aveva chiuso il 2017 con vendite per 1,16 miliardi, in crescita del 7% a cambi costanti.