Nuovo slancio di ottimismo per Primark, in seguito al cambio di registro del governo britannico sulle norme anti-Covid. A fronte di una diminuzione del numero di contagi nel Regno Unito, il primo ministro Boris Johnson ha annunciato la revoca delle restrizioni imposte per il contenimento dell’emergenza sanitaria, nell’ottica di una convivenza con il virus.
E il retail tira un sospiro di sollievo. Primark in prima linea, che ora spera in un miglioramento delle vendite dopo una holiday season frenata dall’avanzare della variante Omicron.
A dichiararlo è proprio la casa madre Associated British Foods (Abc), secondo cui l’ultimo capitolo della crisi pandemica ha messo i bastoni tra le ruote alla performance finanziaria di dicembre, tradizionalmente stagione di shopping festivo, interrompendo un trend di miglioramento. Che ora starebbe riprendendo quota, spinta dal nuovo clima di riapertura.
“Penso che nel Regno Unito e in Irlanda stiamo assistendo a un miglioramento della propensione all’acquisto dei consumatori”, ha dichiarato a Reuters John Bason, direttore finanziario di Abc, guardando con speranza al calo dei contagi e al tramonto delle restrizioni in Inghilterra.
Bason, inoltre, ha anticipato che la catena irlandese non ha intenzione di aumentare i prezzi della collezione primavera/estate, a differenza di alcuni suoi competitor, per fare fronte all’inflazione galoppante. Tra i piani per semplificare la struttura di gestione della vendita al dettaglio, previsto il taglio di circa 400 posti di lavoro.
Una riduzione netta che interesserà una rete retail di 401 store tra Europa e Usa, interamente incentrata sul brick & mortar in assenza in un canale e-commerce.