Prada ha inaugurato venerdì scorso la nuova sede industriale di Valvigna, in provincia di Arezzo, su una superficie di oltre 32mila metri quadrati che ospiterà la produzione e lo sviluppo delle collezioni di pelletteria di Prada e Miu Miu, i magazzini per le materie prime, gli archivi storici delle collezioni di pelletteria e calzature, gli uffici dei servizi generali e amministrativi industriali, un auditorium, locali tecnici e il centro di elaborazione dati del gruppo Prada. L’investimento è stato pari a circa 70 milioni di euro, stando a Reuters. La struttura, che si articola in quattro corpi distinti, è stata progettata dall’architetto Guido Canali, che da 20 anni collabora con la maison e che ha già realizzato gli stabilimenti di Montevarchi, nel 1999, e di Montegranaro nel 2001. Anche a Valvigna, Prada e Canali hanno portato avanti il concept di ‘fabbriche giardino’, con l’obiettivo di riqualificare un territorio degradato e ridurre al minimo l’impatto paesaggistico delle nuove costruzioni: la sede è infatti immersa nel verde, cui si alternano specchi d’acqua, anche con una funzione di riserva energetica.
Patrizio Bertelli, AD del gruppo Prada, ha parlato di “un’architettura rispettosa del luogo in cui è inserita, capace di generare efficienza responsabile e sostenibile e di ottenere un equilibrio dell’intervento architettonico con la natura circostante”. L’inaugurazione della nuova sede è stata anche occasione, da parte dell’imprenditore, per ribadire di non avere alcuna intenzione di vendere. Bertelli ha preannunciato che il figlio maggiore Lorenzo, dallo scorso settembre a capo della comunicazione digitale di Prada, potrebbe un giorno succedergli alla guida del gruppo.“Non ho intenzione di vendere, non venderemo mai”, ha detto Bertelli ai giornalisti, a margine dell’inaugurazione. “Mio figlio Lorenzo si sta preparando per fare un giorno, se lo vorrà, il capo di Prada. Per ora sta facendo un percorso di apprendimento in particolare sulla comunicazione”, ha proseguito, sottolineando nel contempo di non avere alcuna intenzione al momento di andare in pensione.
L’imprenditore ha inoltre escluso acquisizioni e ha poi toccato il tema dei calendari delle sfilate. “Gli appuntamenti sono due l’anno e non abbiamo in mente di modificarli. Se poi le location delle sfilate saranno le stesse o le cambiamo, lo vedremo di volta in volta”, ha detto.