Il produttore tedesco di articoli sportivi Puma dovrà “fare chiarezza sui propri prodotti” per ripristinare “il prima possibile la propria redditività”, ha detto a FashionMag France il vice CEO di PPR, la società madre di Puma, Jean-François Palus .
“Negli ultimi anni Puma si è concentrata sulla comunicazione del marchio più che sul prodotto in sè. Ora invece è su quest’ultimo che si deve lavorare ed investire”, ha continuato Palus, “Il marchio è fantastico, ma i risultati non lo sono. Dobbiamo impostare il cursore in modo che la crescita non vada a scapito della redditività, come è stato invece negli ultimi due anni”, ha detto.
Sembra che PPR stia cercando di fare pressione su Puma e il suo direttore, Franz Koch, per invertire la tendenza al ribasso degli ultimi tempi. Puma ha raggiunto nel 2011 un fatturato di 3 miliardi di euro e l’utile netto è cresciuto del 14% a € 230 milioni; tuttavia ha rivisto al ribasso i suoi obiettivi nel mese di luglio 2012 e ha annunciato di voler semplificare la propria struttura, senza contare che molti negozi stanno chiudendo.
La direzione si aspetta infatti un aumento di circa il 5% del suo fatturato annuo (contro il 5-10% previsto in precedenza) e un calo significativo dell’utile netto, che si è ridotto del 13% nel primo semestre. Nel secondo trimestre, è in calo del 29,2% (a 26,7 milioni), nonostante l’incremento delle vendite del 11,8%.