Il nuovo bond all'orizzonte di Ppr piace alla borsa di Parigi. A palais Brongniart le quotazioni del colosso francese attivo nella distribuzione, nonché maggior azionista di Gucci group, hanno raggiunto in fase di chiusura il livello di 84,90 euro mettendo a segno un balzo del 3,47% rispetto alla seduta precedente. A mettere le ali alle quotazioni del gigante di Francois-Henri Pinault è stato sia l'ottimismo del mercato, con un indice Cac 40 a +1,90%, sia la notizia di un prestito obbligazionario che la società prevede di emettere. Dagli ultimi incontri di Ppr con gli investitori è emerso che il bond in cantiere avrà una scadenza a sette anni e sarà di tipo benchmark, vale a dire di un importo di almeno 500 milioni di euro.
«L'emissione», ha dichiarato il gruppo francese in un comunicato, «servirà a rifinanziare il debito esistente e ad allungare la maturità media del debito del gruppo». Nel calendario della società che controlla le catene Printemps, La Redoute e Fnac è iniziato intanto il conto alla rovescia per l'opa sul capitale di Gucci group non ancora in portafoglio. Mancano infatti dieci sedute al 1� aprile, data in cui gli azionisti di minoranza (il 32,4% del capitale) della fashion house fiorentina avranno la facoltà di vendere le loro azioni a Ppr a 85,52 dollari l'una qualora il prezzo di mercato risultasse inferiore. Se tutta la minoranza eserciterà tale facoltà (in base agli ultimi dati disponibili si parla di circa 32,4 milioni di azioni), Ppr si vedrà costretta a sborsare quasi 2,8 miliardi di dollari, che corrispondono a circa 2,27 miliardi di euro, diventando così azionista di Gucci al 100%.
A cura di Pambianconews