“Il successo della mia azienda sta nella rivoluzione tecnologica che abbiamo introdotto nel mondo delle calzature: tutte le scarpe con le suole di gomma dovranno essere cambiate perché tutte, comprese quelle americane, hanno il problema del “foot odour”. Un problema risolto dalle mie Geox», così ha parlato Mario Moretti Polegato, presidente di Geox, in occasione dell'incontro organizzato da Forbes.
Sono stati i fratelli Forbes, Steve, Bob e Kin, a chiedere a Polegato di intervenire, unico italiano, a una conferenza di due giorni sul capitalismo familiare che si è svolta nella sfarzosa sede del Metropolitan Club, fondato un secolo fa da J. P. Morgan sulla Quinta strada per farne il punto di incontro della nascente borghesia finanziaria.
Il Caso Geox raccontato agli americani si basa su quattro punti fondamentali: «Primo: siamo un'azienda basata sui manager, e non una “Mama's and Papa's Corporation”», scherza Polegato sul palco del Metropolitan Club. Secondo: la Geox dedica il 3% del fatturato in ricerca e sviluppo. Terzo: nonostante produca scarpe, Polegato considera la Geox una “fabbrica culturale” ad alto investimento in capitale creativo. Quarto: «Attiriamo talenti da tutto il mondo grazie a una scuola di manager e tecnici creata a Montebelluno».
Polegato ha parlato inoltre dei dati finanziari: 600 milioni di dollari di fatturato previsti per il 2006, oltre 2.500 miliardi di euro di capitalizzazione in Borsa, 400 negozi monomarca nel mondo. «Siamo primi in Italia e terzi in Europa nelle calzature, ma non siamo soddisfatti», dice: «Puntiamo ai primi posti nel mondo».
Estratto da L'espresso del 26/05/06 a cura di Pambianconews