Termina oggi la 96esima di Pitti Immagine Uomo che, in base ai dati preliminari, dovrebbe chiudersi registrando un’affluenza di oltre 18.500 compratori, da quasi 100 Paesi esteri. Un valore in lieve calo rispetto ai 19.100 compratori di Pitti Uomo 94. Oltre 30mila, invece, dovrebbero essere le presenze dei visitatori complessivi, e quindi in linea con giugno 2018.
“Questo è un anno difficile, lo sanno tutti: i principali indicatori dell’andamento del commercio internazionale indicano rallentamenti quasi ovunque, fenomeno che si verifica immancabilmente quando c’è una forte frenata dell’economia globale”, ha commentato Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine. “Per quanto riguarda Pitti Uomo, già in conferenza stampa, avevamo previsto che potesse esserci qualche rallentamento nel positivo trend di affluenza delle ultime stagioni. Per ora reggiamo bene grazie soprattutto alla nostra posizione di leadership: alcuni importanti mercati viaggiano su ritmi di crescita, come Francia, Turchia, Hong Kong, Belgio e Russia; altri perdono qualche punto percentuale, come Germania, Spagna, Giappone. Vediamo alla fine, siamo ottimisti e realisti”.