Inizia oggi a Firenze, e fino al 19 gennaio, l’88esima edizione di Pitti Bimbo, la manifestazione dedicata alla moda in taglie mini in cui verranno presentate le collezioni autunno/inverno 2019-20. In Fortezza da Basso sono attese 564 collezioni childrenswear, di cui il 58% provenienti dall’estero, su una superficie espositiva di circa 47mila metri quadrati. Confermate le consuete sezioni della manifestazione (tra cui Apartment, Ecoethic, Sport Generation, SuperStreet, KidFizz, Fancy Room – che raddoppia il numero di espositori – e ActiveLab e The Nest – che si spostano agli Archivi).
A questa edizione si terranno i festeggiamenti del 60esimo compleanno di Barbie (con una serie di eventi, tra cui una mostra, e una capsule collection di Patrizia Pepe) e del 45esimo anniversario di Hello Kitty, all’interno di Fashion Comics, il progetto ideato dal designer Alessandro Enriquez. Oltre alle tre sfilate firmate Pitti Immagine, che si terranno negli spazi della Sala della Ronda, è in programma il consueto fashion show serale di Monnalisa e i défilé dei brand Stefania e del collettivo di aziende spagnole Children’s Fashion form Spain.
A questa edizione di Pitti Bimbo ci sarà anche il debutto di Tot, la collezione lanciata da Belumbury Fashion Group con cui il brand Au197Sm fa il suo ingresso nel kidswear. Torna l’area speciale “Nice Licensing”, dedicata alle licenze all’interno della fiera mentre Pitti Immagine lancia per la prima volta un programma di laboratori e workshop gratuiti “a misura di famiglia”: un progetto di edutainment in partnership con le più importanti istituzioni museali di Firenze. Tra gli eventi in città nel calendario di Pitti Bimbo si segnalano poi la sfilata de Il Gufo (alla Stazione Leopolda) e la presentazione di Pucci (presso l’omonimo Palazzo).
Dando uno sguardo ai dati del comparto moda junior, elaborati da Smi (Sistema Moda Italia), si evince che il turnover della moda junior nel 2018 è stimato in crescita del 2,3%, portandosi al di sopra dei 2,9 miliardi di euro. Per l’export si prevede una chiusura d’anno a +6,5% mentre l’import è in aumento dello 0,9 per cento. Il mercato interno, invece, dovrebbe calare del 2 per cento.