La lista dei marchi che cambiano il logo si allunga. Anche la maison Balmain, infatti, ha svelato – in controtendenza rispetto all’imperante maximalismo che caratterizza le proprie creazioni – un nuovo logo ‘minimal’ in concomitanza con la collezione pre-fall 2019.
Il brand diretto dal designer Olivier Rousteing è solo l’ultimo di una serie di marchi che ha scelto di cambiare le sembianze del proprio logo storico. L’arrivo di Riccardo Tisci da Burberry ha comportato una semplificazione del logo della casa di moda inglese realizzatao dal celebre grafico Peter Saville. Stessa prassi da Celine dove Hedi Slimane, non senza polemiche, ha cancellato l’accento sulla prima ‘e’ della griffe.
Lo stesso Slimane aveva radicalmente cambiato il logo dei prodotti moda di Yves Saint Laurent, tagliando via il nome del fondatore della casa di moda. Anche l’ingresso di Demna Gvasalia da Balenciaga ha comportato un lieve cambiamento dell’emblema della maison del gruppo Kering, così come la direzione creativa di Raf Simons da Calvin Klein. Lo storico ‘DVF’ di Diane Von Furstenberg è stato completamente modificato dopo l’arrivo dello stilista Jonathan Saunders.
Dior e Valentino hanno invece scelto di affiancare nuovi loghi a quelli storici, un total capital per il brand francese e un sintetico ‘VLTN’ per quello diretto da Pierpaolo Piccioli.