Ppr vuole portare a nozze Gucci e Valentino. Il gruppo francese di François Pinault avrebbe messo le basi per la conquista di Valentino Fashion Group. Dalla società italiana, in serata sono stati smentiti i rumor su eventuali alleanze con Ppr. Ma in un articolo pubblicato ieri mattina dal quotidiano francese La Tribune, il presidente di Vfg, Antonio Favrin, aveva spiegato di «comprendere l'interesse di Ppr per il lusso in Italia e per un gruppo come il nostro», indicando l'ipotesi di alleanza come un genere di operazione «che prima si fa e poi si comunica». Abbastanza per mettere in moto le macchine sui due listini e spingere le banche d'affari a studiare l'operazione.
Tra le ipotesi considerate, quella amichevole della creazione di una newco, in cui i francesi potrebbero apportare Gucci (e gli altri brand minori del lusso) e nella quale entrerebbe Vfg. In alternativa, potrebbe essere la stessa Vfg ad accogliere il conferimento del lusso di Pinault, attraverso un aumento di capitale riservato ai francesi.
Nella nuova società, che avrebbe dimensioni mondiali (oltre 5 miliardi di fatturato), andrebbero a convivere due brand storici del lusso italiano: Gucci, rilevato da Ppr con l'Opa del 2004, riposizionato a livelli più commerciali con capacità di crescita accelerata; e Valentino, rilanciato dal gruppo guidato da Favrin dopo anni di risultati in rosso. A questi si aggiungerebbe Hugo Boss, controllata al 51% da Vfg e sulla quale è presumibile diventi obbligatoria l'Opa francese (la questione emerse ai tempi dell'Opa Zignago su Marzotto, ma non venne chiarita dalla Consob tedesca).
Estratto da Finanza & Mercati del 17/11/06 a cura di Pambianconews