Il lockdown ferma le lancette del gruppo Swatch. Il colosso svizzero dell’orologeria ha infatti archiviato il primo semestre del 2020 con una perdita di 308 milioni di franchi svizzeri (circa 287 milioni di euro), contro l’utile di 415 milioni dello stesso periodo del 2019, a fronte di un fatturato in flessione del 46% per 2,1 miliardi di franchi. Si tratta del primo rosso semestrale di sempre per la società svizzera. Il player guidato da Nick Hayek, controllante, tra gli altri, di Tissot, Rado, Longines e Omega, sta razionalizzando la rete distributiva. Nei sei mesi sono stati chiusi circa 260 store, mentre l’organico è diminuito del 6,5% rispetto a dicembre.
“Le misure pubbliche adottate in tutto il mondo per contrastare la pandemia – si legge nella nota di Swatch – hanno inferto un duro colpo al gruppo a partire da febbraio 2020. Nella maggior parte dei Paesi sono stati varati lockdown completi, il che ha comportato la chiusura forzata con punte fino all’80% di tutti i punti vendita al dettaglio a livello mondiale (propri e di terzi). Solo la distribuzione tramite e-commerce è rimasta parzialmente possibile. La produzione di orologi, gioielli e componenti è stata ridotta al minimo e per una percentuale significativa dell’organico è stato chiesto il lavoro ridotto. Le misure legate al Covid-19 hanno lasciato un solco profondo nei risultati semestrali del gruppo, che per la prima volta ha registrato una perdita semestrale”.